Aggiornamento del 01 marzo 2022
La legge 159/2019 (Legge di bilancio del 2020) e la Legge 215/2021 (Legge di bilancio del 2022) sono intervenute in relazione al limite dell’utilizzo del contante.
In particolare, veniva confermato che dal giorno 1 gennaio 2022 non dovevano essere effettuati pagamenti in contanti per importi superiori ad euro 999,99 (non euro 1.000,00!!!).
Con il DL 228/2021 (Decreto Milleproroghe) è stato stabilito che per tutto il 2022 i pagamenti in contante non possono essere effettuati per importi superiori ad euro 1.999,99 (non euro 2.000,00!!!).
A decorrere dal 1 gennaio 2023 non dovranno essere effettuati pagamenti in contanti per importi superiori ad euro 999,99 (non euro 1.000,00!!!).
Posso effettuare Pagamenti frazionati per ovviare al limite?
La risposta è assolutamente NO!
Tale limite è per singola operazione, ancorché frazionata, il che vuol dire che il pagamento a rate che dovesse superare i 999,99 euro sarà oggetto di segnalazione senza eccezione alcuna.
Il commercialista è tenuto ad effettuare controlli?
Ricordiamo che, nostro malgrado, lo Studio è soggetto ad obblighi di segnalazione al MEF (Ministero Economia e Finanze) in caso di superamento del limite di € 999,99.
Il che vuol dire che se nella Tua contabilità dovessero emergere pagamenti (ancorché frazionati) superiori ad euro 999,99 in contanti, siamo obbligati a dover denunciare la cosa senza indugio.
Ci sono delle eccezioni al limite dei pagamenti in contanti?
Le uniche eccezioni sono le seguenti:
- i pagamenti effettuati da stranieri: per tutti i soggetti non residenti, è fissato a 10.000,00 euro il limite alle transazioni effettuate in contanti sul territorio italiano. Attenzione però: va eseguita un’apposita procedura attraverso la quale devono essere comunicate le transazioni
- le operazioni di negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta (cambia valute, art. 17-bis, D. Lgs. n. 141/2010) continuano ad avere quale limite la soglia di euro 2999,99.
Quali sono le sanzioni?
Le sanzioni dal giorno 01/01/2022 vanno da un minimo di euro 1.000,00 ad un massimo di euro 50.000,00.